consigli ft 100
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consigli ft 100
A noi tutti è noto che il glorioso Ft100, uno dei primi apparati quadribanda, con un discreto ricevitore e l'ottima qualità della modulazione in trasmissione, purtroppo ha un tallone d'Achille : lo stadio finale V/UHF.
Utilizza un doppio mosfet (SRF7043), molto delicato che ha creato non pochi problemi di reperibilità a chi ha avuto la triste esperienza di vederlo andare in cortocircuito netto.
Anche il costo del ricambio era (lo è ancora, trovandolo !) proibitivo in confronto al costo medio di un buon FT100 usato.
Propongo qui di seguito, l’utilizzo di un’altro tipo di mosfet che ha lo stesso case ma che eroga potenza più bassa, comunque sufficiente al traffico locale o pilotare un amplificatore.
Il tutto ad un costo accessibile che permette il recupero della radio.
Si tratta di un BLF245B della Philips che ha la particolarità di essere progettato per erogare 30 watt In VHF con una alimentazione di 28V, quindi, nel nostro caso, con i 13,8V eroga circa 10 Watt su entrambe le bande. Praticamente lo stadio finale diventa indistruttibile.
Come già accennato non è necessaria nessuna modifica meccanica, per la parte elettronica sono necessarie alcune piccole variazioni sulle capacità di accordo e sulla polarizzazione.
La tensione di polarizzazione dei Gate è stata regolata per ottenere una corrente di riposo tale da rendere la modulazione abbastanza lineare in SSB nonostante il mosfet sia stato progettato dalla Philips per le Vhf . Sul data-application dello stesso vi è lo schema dell’amplificatore molto diverso da quello originale dell’ Ft100, nonostante tutto posso ritenermi soddisfatto dal risultato ottenuto.
La purezza spettrale è ottima come è possibile vedere dalle foto, in VHF la seconda armonica è pari a -48 db e la terza a -44 db rispetto alla fondamentale. In UHF sono inesistenti.
Chi è interessato ai particolari può contattarmi all’ indirizzo cfioreatlibero.it , posso dare tutte le info per procedere alla modifica
Utilizza un doppio mosfet (SRF7043), molto delicato che ha creato non pochi problemi di reperibilità a chi ha avuto la triste esperienza di vederlo andare in cortocircuito netto.
Anche il costo del ricambio era (lo è ancora, trovandolo !) proibitivo in confronto al costo medio di un buon FT100 usato.
Propongo qui di seguito, l’utilizzo di un’altro tipo di mosfet che ha lo stesso case ma che eroga potenza più bassa, comunque sufficiente al traffico locale o pilotare un amplificatore.
Il tutto ad un costo accessibile che permette il recupero della radio.
Si tratta di un BLF245B della Philips che ha la particolarità di essere progettato per erogare 30 watt In VHF con una alimentazione di 28V, quindi, nel nostro caso, con i 13,8V eroga circa 10 Watt su entrambe le bande. Praticamente lo stadio finale diventa indistruttibile.
Come già accennato non è necessaria nessuna modifica meccanica, per la parte elettronica sono necessarie alcune piccole variazioni sulle capacità di accordo e sulla polarizzazione.
La tensione di polarizzazione dei Gate è stata regolata per ottenere una corrente di riposo tale da rendere la modulazione abbastanza lineare in SSB nonostante il mosfet sia stato progettato dalla Philips per le Vhf . Sul data-application dello stesso vi è lo schema dell’amplificatore molto diverso da quello originale dell’ Ft100, nonostante tutto posso ritenermi soddisfatto dal risultato ottenuto.
La purezza spettrale è ottima come è possibile vedere dalle foto, in VHF la seconda armonica è pari a -48 db e la terza a -44 db rispetto alla fondamentale. In UHF sono inesistenti.
Chi è interessato ai particolari può contattarmi all’ indirizzo cfioreatlibero.it , posso dare tutte le info per procedere alla modifica
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